16 aprile 2011

Io corro, moi non plus

Come puoi non amare questa città il sabato pomeriggio, quando ti infili un paio di scarpe da corsa per andare a sputare un polmone al Giardino della Fortezza e, arrivata lì, ti trovi in mezzo ad un mercato dell'antiquariato?





 Certo non è agevole correre in mezzo ai bachetti e alla gente che trasporta dio solo sa cosa in borsa, ma tanto il mio cedevole spirito da sportiva mi ha già abbandonata, sono già incantata a guardare dei vecchi orologi da taschino.
Peccato che la tuta non sia l'abbigliamento più adatto per girare in un mercato delle pulci: come minimo avrei dovuto indossare un vestito a fiori! (E portar dietro un portafogli).
Ok, ora ho davvero bisogno di una doccia e non credo che avrò il mio orologio da taschino prima di maggio: che vita agra!
Marzia

12 aprile 2011

Io chiedo amore e tutto ciò che ottengo è fegato di manzo!


Uhm, dunque, questo intende essere un post sulla primavera.
Lo so che è un po’ tardi, che la primavera è iniziata da più di venti giorni, ma a me l’ispirazione è venuta solo ora, che ci volete fare?
Comincerei col dire che Firenze è letteralmente invasa dai tulipani, li hanno infilati in ogni sputo di aiuola! Non che la cosa mi disturbi, insomma, a me piacciono i tulipani, però diciamo che parteggio di più per i fiori spontanei.
E a proposito di fiori spontanei, questa meravigliosa città è strapiena di soffioni! Il che è fantastico, anche se forse non sono propriamente dei fiori i soffioni … (Appassionati di botanica, fatevi sentire).
Beh, per festeggiare la cosa ho comprato una meravigliosa maglietta con sopra un soffione! Ma sono riuscita a macchiarla già il primo giorno che l’ho messa: tuttora sto indagando sulla natura della macchia e su come eliminarla, non sono molto brava in queste cose (appassionati di bucato, fatevi sentire!).

Ad ogni modo, la primavera porta tanto altro in questi deliziosi luoghi! 

Ci terrei a citare le coppiette imbarazzanti, appostate in ogni angolo e pronte a sbarrarti la strada, i turisti asiatici, che tecnicamente ci sono anche in inverno (come le zanzare), ma col caldo si moltiplicano (come le zanzare), i gruppi di ragazzini in gita, che per il solo fatto di essere in gita si sentono molto fighi e giustificati nell’indossare strani copricapo, e i ciclisti, convinti di poter passare a tutta velocità in mezzo alla folla di Ponte Vecchio con quelle loro maledettissime bici da passeggio.

La fauna urbana si arricchisce, poi, di quei simpatici passeggeri degli autobus fermamente persuasi che il proprio sudore sappia di violetta, rendendo superfluo l’uso del deodorante, nonché felicemente ignari della misteriosa arte del pediluvio. 

Ultima ad affiorare è la categoria degli sportivi occasionali: quelli che hanno accumulato grasso per il letargo invernale e ora fanno capolino tremebondi dalle loro tane, non più schermati da un soffice piumino o da un largo maglione. Li vedi arrancare per le strade agli orari più improbabili, avvolti in tute sgargianti, sudati e lerci, con le cuffie alle orecchie e le facce trasognate.
Miei cari, a voi va tutto il mio affetto, perché proprio ieri ho comprato un nuovo paio di scarpe da corsa e sono pronta a seguirvi sino in capo al mondo! (Solo fino al giardino della Fortezza, in realtà).
Già, stasera inizia il mio periodo di patetica sportività pre-vacanze e pre-esami : che gli dei abbiano pietà di me e mi facciano perdere qualche chilo!
Non so quando troverò di nuovo la forza di scrivere (gli sportivi non scrivono, gli sportivi non pensano), quindi vi lascio con loro, Lucy e Schroeder, il mio profetico ideale di coppia <3




Marzia