28 marzo 2012

L'inutilità fatta post


Sì lo so, latito.
Anzi, voglio proprio che mi immaginiate come una ‘ndranghetista ricercata, nel suo rifugio in campagna pieno di formaggio di capra e santini alle pareti.

La primavera mi ha rapito: appena posso vado a bivaccare in un parco o a passeggiare.
Ho persino iniziato ad andare a piedi in università, cosa assolutamente impensabile fino a poche settimane or sono.

L’occupazione principale di questi giorni è progettare i festeggiamenti per il mio genetliaco e mettere su un programmino di attività da propinare alle due ospiti che attendo per il weekend, una delle quali è la nostra ormai nota testa di gatto.

Ecco, a tal proposito, se un fiorentino di passaggio avesse qualche proposta particolare la accolgo volentieri! Anche per i festeggiamenti, si intende.


Ma secondo voi sul mio libro di penale c’è il simbolo dei doni della Morte? Mi sa che manca la bacchetta, vero? Bah, in ogni caso è sospetto.



8 marzo 2012

Tra frammenti di tecniche sotto prodigi incerti


Ah ecco, ci risiamo, l’8 marzo, il giorno in cui devo sentirmi strombazzare proteste femministe nell'orecchio destro e urla di massaie alla riscossa in quello sinistro.

Posso non esprimere un’opinione? Anzi, posso esprimere una non opinione?
Immaginatemi seduta a gambe incrociate, con sguardo rilassato/contemplativo, sulla “ì” di un enorme “sticazzi”.

Detto ciò, oggi non pago il biglietto per i musei statali. E sono una studentessa squattrinata. E vivo a Firenze. E direi che ne approfitto, anzi finisco di scrivere questa cosa ed esco.

Quale cosa? Qualsiasi cosa!

Che ho ricominciato le lezioni, ad esempio, con un orario del ciufolo che mi tiene impegnata dalla mattina alla sera fino al venerdì, ma anche che è finito il grande freddo e, se fuori si respira primavera, è più facile uscire di casa la mattina.

Ho ripreso i miei giretti esplorativi per la città e trovato un paio di posti che mi piacciono: uno è il Darvish, un ristorante persiano, non tanto per il ristorante in sé, quanto per il proprietario, abbastanza fuori di testa, ma simpatico!

Il secondo è la libreria cafè Brac: l’ho scoperta andando alla presentazione del libro di Zerocalcare (suppongo lo conosciate, sennò cliccateci su) e mi ha incantata. Ambiente accogliente, luci soffuse e un carinissimo cortile interno, in più ci organizzano spesso incontri interessanti.

Poi c’è la radio, che come sempre amo e a cui vorrei dedicare più tempo. Non so se gli impegni di studio mi permetteranno di portare avanti il progetto, ma mi sto impegnando perché sia così. È davvero una cosa che mi fa stare bene: anche faccio gaffe tremende e mi impappino di continuo, mi diverto molto!

La sensazione è che si sia appena concluso un periodo di torpore. Non so se si tratti solo di una questione stagionale, se c’entri banalmente la mia meteopatia o se ci sia una qualche ragione più profonda, ma ho la sensazione di poter cominciare qualcosa di nuovo e portarlo bene a termine.

Mi auguro che vada tutto in questa direzione, almeno!
Ecco, i buoni propositi di Capodanno io li ho sempre rimandati a marzo.

Voi che mi dite? Come accogliete la primavera?

(Volevo aggiungere il quadro del Botticelli ma problemi tecnici me lo impediscono. Blogger, mi stai dicendo che sto pisciando fuori dal vaso?)