30 settembre 2012

Lazzaro è uscito a comprare le sigarette


Sono così pigra che non ho aggiornato questo blog per due mesi.

Così pigra che sposto la tenda con i piedi stando sdraiata a letto, quella si stacca e io la lascio così penzolante per due settimane.

Così pigra che le lezioni sono iniziate il 24 e io ancora non ho i quaderni.

Così pigra che disfo le valigie tre giorni dopo essere arrivata in un posto.

Così pigra che ieri sera alle 19 ho preparato una torta e oggi alle 11 la teglia è ancora sporca nel lavello.

Così pigra che metto il mascara, ma non la matita, così faccio prima.

Così pigra che son due anni che dico di dover comprare una stampante, eppure ancora vado a stampare la roba dal pachistano sotto casa.

Così pigra che preferisco digiunare piuttosto che fare la fila in mensa.

Così pigra che rifaccio il letto alle quattro del pomeriggio.

Così pigra che, da quando vivo fuori casa, non ho mai stirato.

Così pigra che non controllo la casella e-mail dal 1789.

Così pigra che c’è una bolletta dell’acqua mai aperta sul mobile in cucina e quindi presto andremo a lavarci alle fontanelle.

Così pigra che rimando sempre il momento di ricaricare il lettore mp3.

Così pigra che pago un biglietto dieci euro in più per avere il posto assegnato in treno e non dover percorrere i vagoni per trovarne uno.

Così pigra che uso lo smalto nude per non doverlo ritoccare troppo spesso.

Così pigra che il venerdì sera alle 23 vorrei già starmene a casa in pigiama.

Così pigra che non piego le mutande: le appallottolo e lancio nel cassetto.
Così pigra che non ho il “vaffanculo” pronto.

Così pigra che, dopo due mesi, scrivo una lista piuttosto che un discorso ben strutturato.

Così pigra che non rileggerò per correggere eventuali errori.

Vogliatemi bene.