13 gennaio 2013

Io ho un amico male *(contributo esterno)*


Io ho un amico male*. Il mio amico male ha letto l’ultimo intervento e ha deciso di mandarmi un suo contributo, cioè l'equivalente al femminile dell'elenco sui tizi da evitare. Ve lo pubblico qui con gioia e arcobaleni.

Stasera dovrei studiare, ma non riesco a farlo perché Marzia mi ha appena dato input a riflettere.
Ecco la mia personalissima lista di ragazze da evitare come le nastrine di sottomarca, come i prodotti con la monetina che sorride alla coop oppure come gli eventi Pitti se indossate golf di Zara:

-quelle che ispirano la loro esistenza e dicono di rivedersi troppo in film come "Marie Antoniette", "Amelie","Sex and the City" ( preciso: le ultime possono risultare utili per fini sessuali)

-quelle che appena rincasate dal primo appuntamento vi scrivono cose tipo: sei la persona più importante della mia vita", " ti amo " ecc ecc

-quelle che amano Lana Del Rey e Ligabue ( la compresenza di entrambi le rende davvero pericolose quindi SCAPPATE SUBITO)

-quelle che vanno a ballare ogni sabato, quelle che fanno le pr, quelle che ballano sopra il cubo (a meno che non siate figli unici e i vostri genitori vi abbiano insegnato fin da piccoli lo spirito della condivisione)

-quelle che ti portano agli aperitivi

-quelle che fanno le foto ai gatti

-quelle con i vestitini senza una spallina

-quelle che bevono tutti i giorni che manco tu quando avevi 16 anni a Capodanno

-quelle che ruttano

-quelle che si truccano troppo che se le becchi senza i 3 strati di prodotti cosmetici diventano altre persone e non le riconosci

-quelle con le Jeffrey Campbell e la gonnellina lunga da strega abbinata rigorosamente total black

-quelle che pensano di essere ancora nel 69' e ne approfittano per non ottemperare al loro dovere sociale/etico di depilazione

-quelle che trasformano un appuntamento in un GIOCO DEL SILENZIO che forse hanno iniziato in terza elementare ma ancora pensano di poter vincere

-quelle che si tatuano "jesus christus" addosso

-le accanite tifose di qualche squadra di calcio a caso fosse anche quella del paesino in mezzo alla savana dove abitate.





*slang, espressione gergale, vedi "Vocabolario degli Accademici della Crusca"

8 gennaio 2013

Le cacche di vacca nei verdi prati marzolini


Post ombelicalissimo eccheperò potrebbe tradursi in un “Marzia per il sociale”.

Ieri pomeriggio avevo un esame per cui studiare, perciò ho pensato che la cosa più utile da fare fosse scrivere un post sugli uomini.
Quelli da evitare, nello specifico.
Potrei precisare che si tratta di mie opinioni personalissime anche non condivisibili. E invece no.

Vai con la sigla!

-Quelli che alzano troppo la voce mentre state parlando seduti al tavolino di un bar del centro nel quale servono il tè nella teiera.

-Quelli che non lasciano crescere i propri capelli più di cinque centimetri. 

-Quelli che terminano gli sms con “:P”.

-Quelli che lasciano lo spazio prima dei puntini sospensivi.

-Quelli che potrebbero portare gli occhiali e invece usano le lenti a contatto.

-Quelli che non bevono birra.

-Quelli che scrivono “pò” e “the”.

-Quelli a cui non piacciono i Baustelle perché voi i Baustelle li dovete amare avete capito cazzo?!

-Quelli che apostrofano le femmine con “principessa” (god save the queen the fascist regime).

-I chitarrari (fondamentale la distinzione con i chitarristi, che invece sono gente seria).

-Quelli che non nerdeggiano, nemmeno un po’.

-Quelli che dopo cinque minuti di silenzio: “che c’è? Che c’hai? Tutto bene? tutto a posto?”.

-Quelli che non ti apprezzano in pigiama di pile multicolor/babbucce con pon pon.

-Quelli che su facebook hanno un album di autoscatti intitolato “semplicemente me”.

-Quelli che ti invitano a cena, ma vogliono sia tu a decidere dove.

-Quelli che il sei gennaio fanno le battute sulle befane. Nessuna ve la darà mai nei secoli dei secoli amen.

-Quelli che c’hanno il blocco emotivo inevitabilmente evolvente in blocco intestinale. Nostro.

-Quelli con i Ray-ban aviator.

-Quelli con i wayfarer rossi.

-Quelli che vanno a ballare con la t-shirt e due giri di sciarpina.

-Quelli che si fanno fare le foto mentre stappano bottiglie di champagne.

-Quelli a cui piacciono troppo i gatti.

-Quelli col pizzetto rasato alla brasiliana.

-Quelli che usano “One million” dal primo appuntamento, perché è giocare sporco.

-Quelli che non vogliono ammettere di usare il balsamo.


P.S. volevo anche scusarmi per l'abbandono degli ultimi tempi, poi però ho pensato "la gente segue millemila blog, sai quanto gliene frega del mio?" e la pace tornò nel Fantabosco.

P.P.S. però mi siete mancati. Tutti voi, anche quelli che non conosco, anche quelli che passano per caso fanno spallucce e se ne vanno.