1 settembre 2010

Dio è un geco e tua madre deve smetterla di offrirmi quei dannati biscotti!

Aggiorno per la prima volta il blog e in una data moto importante, per due (tre?) diverse ragioni: la prima è senz'altro lui, il tizio qui sotto.



Giacomo, comunissimo geco domestico, creduto disperso fino a pochi minuti fa, è giustappunto spuntato da dietro l'armadio. All'apparenza è un tipo gracilino, lungo appena quanto il mio mignolo, ma questo signore spacca i culi! Sa camminare, anche a testa in giù, su quasiasi superficie per non so quale legge fisica (come sprecare cinque anni della propria vita in un liceo scientifico...); ha problemi solo sul teflon ma, a meno che gli operai che hanno costruito la vostra casa fossero degli imbecilli, è improbabile che le vostre pareti siano fatte di teflon, quindi nessun problema! Giacomo è grazioso, non sporca, non fa casino e si nutre di zanzare e altri esserini rompicoglioni. Giacomo è dio.

Seconda ragione: stasera, dopo ere geologiche, milioni di anni, centinaia di settimane enigmistiche, ho portato delle foto a sviluppare! Nello specifico si tratta delle migliori (leggi "più idiote e insensate") foto di questa estate, pronte per essere attaccate nella mia camera dopo il trasferimento: mi aiuteranno a ricordare che ho tanti amici quando sarò rinchiusa dentro casa aspettando che passi la ronda anti-terrone. Già.

Oh, sì, c'è una terza ragione, ma è così insignificante che... Boh, diciamo che è un quarto di terza ragione: tra 14 giorni sarò ufficialmente uno sgorbietto di matricola in una grande città e solo ora me ne rendo pienamente conto.
Avrete notizie dei miei ultimi giorni qui e, soprattutto, dei miei primi giorni nel lato oscuro... Comunque non deve essere malaccio: pare abbiano i biscotti anche da quelle parti!
Marzia

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