Ok, scherzavo.
Wind e la sua efficentissima connessione internet mi impediscono di caricare a foto, quindi faccio appello alla vostra fantasia: ce la fate a immaginare tre vasi? Grandi! Avete appena visto il mio piccolo orto biologico, in fase iniziale. Con un po' di sforso potreste persino scorgere germogli di trifoglio e di carota, ma siamo già ad un livello superiore...
Mentre i più curiosi di voi cercano su google come diamine sia fatto un germoglio di trifoglio (per inciso, non ha tre foglie), io mangio budino alla vaniglia davanti allo spettacolo di questa meravigliosa Firenze assolata: dio quanto amo questa città, con i suoi anziani incazzati, le barbe e i bassotti! Ma tra i suoi tanti abitanti oggi dedico un pensiero ad Alfredo, Giuseppe e Samuele, che con i loro inviti mi danno l'occasione di mangiare dei pasti decenti (meglio non avvicinarsi alla cucina quando sono io a manovrare le pentole...): grazie uomini!
Detto ciò, inauguro la sezione aneddoti: assurdi stralci di vita fiorentina.
L'aneddoto di oggi spiegherà perchè questo post è un aggiornamento casalingo e non un'estasiata descrizione di Ruralia, cui, se ricordate, era previsto partecipassi nel weekend...
Bene, la mia partecipazione è satata assieme a credo qualche legamento della mia caviglia destra: lo scorso giovedì sera, da grande sportiva (*pernacchia*), ho deciso di partecipare ad una lezione prova di fit boxe.
Bellissimo sport, fintanto che non ti chiedono di fare una specie di calcio rotante da ranger dei telefilm... Risultato: caviglia slogata e visita al pronto soccorso, un angolo della città che in effetti non avevo ancora mai visto. Tengo a sottolineare che in questi giorni potrei aver usato le stampelle di una morta, dal momento che pare appartenessero ad una certa suor Alda (non mi chiedete come le ho avute): che è successo alla suora? è guarita miracolosamente? Mah...
Ora riprovo a caricare la foto...
Fanculo. La prossima volta provo con le donnine nude.
Marzia
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