Prima i termosifoni non funzionavano, ora funzionano ma con questo sciacquettio in sottofondo a tutte le ore, che dio li maledica!
Tralasciando ciò, la mia vita da matricola terrona prosegue bene: il fine settimana mi ha vista vagare per l'Emilia, tra Ferrara e Bologna.
Piccola nota sulla prima: non si offendano i ferraresi, ma la loro città ha un che di inquietante, come aggirarsi sulla scena di un delitto. Strade silenziose, cielo plumbeo... Scopri che Vasco Brondi è ferrarese e ti spieghi molte cose. Non fraintendetemi però: architettonicamente gran bella città, interessante la mostra di Chardin che mi ci ha portato e poi ho anche beccato i banchetti dei libri usati (3 euro per "Nessuno scrive al colonnello")! Di che mi lamento?
Bologna però è un'altra storia, oltre ad essere la città dell'altro Vasco, quello che mi sta sui coglioni. Dio, come hai maledetto i termosifoni sciacquettanti, benedici i portici di Bologna! E anche il tizio che ci ha venduto la baguette calda per fare i panini, già che ci sei.
Imponente, brulicante, il bus costa venti centesimi meno che a Firenze (i conducenti però restano dei rompi palle anche se cambi regione, non c'è niente da fare), la visita alle varie chiese è gratuita e se piove puoi anche lasciare l'ombrello in borsa (i portici, appunto).
Dopo il libro di Ferrara, bottino da Bologna sono stati i primi degli svariati cd che prosciugheranno il mio portafogli questo mese: Kings of Leon e The Smiths.
Il mio girovagare si è concluso poi lunedì sera, con il rientro a Firenze e la riapertura dei libri di diritto, dai quali conto di non staccarmi se non per cause di forza maggiore, quali:
1) andare in bagno
2) mangiare, ma solo quando la necessità divenga urgente
3) assistere all'incontro di Rugby Italia - Australia del 20
4) andare ad un concerto di quel ferrarese di Vasco Brondi
5) scrivere stronzate su questo blog
Ora scusate, ma c'è da mettere in pratica il punto 2.
Marzia
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