1 luglio 2011

Ladri di carrelli


“Senta, noi staremmo traslocando in piazza Tanucci, allora ci chiedevamo… Non è che potremmo prendere un carrello per portare la roba?”
“Ma guardi, signorina, io non posso autorizzarla a fare questa cosa! Cioè, i carrelli sono per fare la spesa, non per portare roba in giro!”
“Ah, capisco”
“Certo, se lei lo prendesse senza che io la veda …”

Tre losche figure si allontanano con aria circospetta dall’Esselunga, spingendo un carrello vuoto.

Circa un’ora e mezza dopo tutta la mia roba è ammassata nella nuova camera e io sto seduta a terra, in mezzo agli scatoloni e alla polvere, a scrivere questo post.

Ho bisogno di riposare e di trovare un ordine mentale prima di mettere tutto al proprio posto (oltre che di pulire pavimento e cassetti).

Aprendo la parte inferiore della’armadio ho trovato una cosa che a prima vista sembrava uno strumento per fachiri e che invece, a quanto pare, è una brandina: mi dispiace aver scoraggiato così presto i futuri ospiti, ma non si preoccupino, sono sicura che la “cosa” è abbastanza comoda.

Da un adesivo sul frigorifero ho scoperto che la casa era abitata in precedenza dal nemico, studenti del collettivo avverso al mio in università: in effetti doveva essere brutta gente, a quanto pare tutti i condomini se ne lamentavano!

A proposito dei simpatici condomini, abbiamo ricevuto stamattina già la prima strigliata da un’anziana signora che si lagnava dei rumori del trasloco: che gente accogliente! Io in assemblea di condominio non ci metto piede, sia chiaro.
Unica speranza è che la ultracentenaria che a quanto pare abita sotto di noi tiri le cuoia entro quest’anno e che sia sostituita da baldi giovani (non si può fare la preghierina della buona notte per questa cosa, vero?).

Ultima nota, ho trovato attaccato alla mia porta il poster di un film, “Femminile singolare”: qualcuno lo ha mai visto? Dite che vale la pena tenerlo?

Allego foto orribile in cui sembro pingue come un tricheco, in posizione “aiuto, sono appena sbarcata a Lampedusa”.



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