11 settembre 2011

La veglia


Bene, si verifica questa situazione in cui ho sonno, davvero tanto sonno, ma la mia coscienza mi proibisce di andare a letto.

Non la usavano da qualche parte questa tortura? In Unione Sovietica contro i dissidenti, nella Germania nazista? 

No no, era in un libro sugli indiani, il condannato veniva punto con uno spillone ogni volta che prendeva sonno.

Ora dico, una si fa un sabato sera discreto: partecipa ad una bellissima serata di Emergency, ascolta gli Elio e le storie tese, riesce anche a beccare l’autobus per tornare a casa.
È contenta e soddisfatta, sta per andarsene a letto, quando l’amica che ospita quella sera le dice che il suo tipo passa per farle un saluto. 

“Non è un problema se scendo un attimo, vero? Non suono sennò sveglio le altre, ti faccio uno squillo per aprirmi, ok?”

Ok.

Perché cazzo non le ho dato le chiavi?!

Un saluto veloce …

Metto il pigiama, raccatto vestiti in giro e li infilo nell’armadio, lavo i denti, mi strucco, passo anche il tonico astringente va.
Annaffio le piante perché me ne ero dimenticata prima di uscire.
Constato come i due soliti sacchi della spazzatura troneggino ancora all’ingresso.

Se mi mettessi a leggere? No, crollerei in un nanosecondo.
Ok, faccio un giro su internet, sai mai c’è qualche amico nottambulo in linea! Macchè.  

Perfetto, scriverò stronzate sul blog finché quella dannata donna si deciderà a tornare. Nel frattempo ho anche una fame nera, arriva sempre quando sono sveglia a quest’ora. Cosa c’è di immediatamente commestibile da queste parti? 

Gelato? Troppo pesante. Crackers? Tristi (ma esiste un alimento più triste dei crackers?). Pane e philadelphia? 

Pane e Philadelphia fu.

Grazie al cielo abbiamo scovato qua vicino una panetteria che fa del pane vero, salato, che non si pietrifica nell’arco di un pomeriggio: da non credersi!

Se le mando un messaggio in cui confesso che sto cascando dal sonno fa troppo sessantenne?
Bah, temporeggiamo.

Stasera ho conosciuto una simpatica signora, volontaria nel gruppo Emergency di Firenze, e mi sono convinta ad unirmi anch’io; in realtà la cosa mi girava per la testa già da un po’, ma ora ne sono sicura.

Certo che non si capiva per niente che fosse un raduno di Emergency, ci eravamo messi tutti la stessa maglietta: scontatezza assassina. Il tizio vicino a me era carino, ma non mi andava di attaccar bottone. 
Sto diventando pigra, ci sono due sacchi di spazzatura all’ingresso a dimostrarlo.

Domani mattina colazione da Querci, qualora si rivelasse vera la teoria per la quale dovrebbe essere aperto la domenica. L’ultima domenica mattina che son passata di là era chiuso, però erano anche le 5.30 effettivamente…

Il mio vicino, quello del balcone a fianco, è sveglio. Breve riassunto di ciò che so del mio vicino: spesso guarda film fino a tardi oppure gioca ai videogiochi esultando, suona la chitarra, ogni tanto si incazza e urla, non bussa per farmi abbassare quando ascolto i Kings of Leon, ha dei bellissimi gerani. 

Ho mandato il messaggio scazzato. Mi vedo bene nei panni di una sessantenne. 

Ma non potrebbe dormire da lui poi? Mica mi offendo, almeno fanno con calma. 

Basta, mi sono rotta i coglioni, spero per lei che il suo famoso squillo riesca a svegliarmi.

3 commenti:

  1. qui c'è mezza contea che vuole sapere se poi la tua amica è riuscita ad entrare! Quindi? è riuscita ad entrare?

    grandi gli elii... spero abbiano suonato gli alfieri del bel canto!

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  2. Sì infatti, son curioso pur io. Spero che sia risolto tutto per il meglio!
    Mi dispiace non essere stato connesso a quell'ora, ti avrei fatto compagnia volentieri, ma ho preferito andare a dormire e conservare la mia dignità! Ora, tanto per dirne una, sto tentando di ricostruire gli avvenimenti della serata.
    Provo una leggera simpatia per il tuo vicino.
    Viva la sessantennità!

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  3. L'epilogo è stato che ero nel dormiveglia e lo squillo mi ha svegliato. Stamattina quando mi sono alzata lei se n'era andata da un pezzo: questa casa è un porto di mare!

    DDDDavide, spero non ti abbia stuprato nessuno mentre eri semicosciente, ma non avevi smesso di fare l'alcolizzato?

    Vince, no, non l'hanno fatta, è stato un concerto piuttosto breve, per concludere la serata. Comunque mica mi sta bene che sei diventato un blogger serio! Protesto!

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