1 maggio 2012

Questo continuo distogliere altrove lo sguardo


La mia giornata è incominciata da circa tre ore e mezza (approssimazione riferita all’orario in cui ho iniziato a scrivere, dio solo sa quando pubblico). Ho difficoltà a capire chi sono e dove mi trovo.
Ricordo che alle 7.00 ho perso l’autobus in stazione e ho aspettato venti minuti nell’aria umida, con le punte delle scarpe bagnate e i capelli arruffati.
Ricordo anche la pioggia sul piazzale degli Uffizi, mentre ce ne stavamo sotto i portici all’asciutto, accanto agli ubriachi, e Machiavelli ci guardava scettico, come a dire “ma che cazzo state a fa’ qui alle 4.00 e pure sobri?”.

Ho tentato di disegnarmi dei baffi sul dito, per fare quella cosa carina che poi metti il dito sotto il naso e ci sono dei baffetti, ma non mi è riuscito.

Vi capita mai che una serata teoricamente architettata per lo spasso inconsapevole vi portasse alle più complicate riflessioni? Pippe mentali, su qualsiasi cosa.

“Prendi me, ad esempio…” (cit.)

Ho pensato a quanto sia sempre meglio aspettarsi il minimo, non abbassare mai la guardia e non concedersi mai completamente. Secondo voi le persone ci amano di più per quello che non diamo?

11 commenti:

  1. Post disarmante...parte in maniera innocua e termina filosoficheggiando! ohggesù, fammi riattivare la mia parte non ingegneristica...

    Ricordo di una volta, in un evento simile a quello del decamerone, che però potremmo chiamare...septamerone, si, septamerone andrà benissimo...dicevo, durante questo septamerone 7 ragazzi, chiusi per 7 giorni in una casa in riva al mare(edificata decenni orsono ma ora non abusiva, di più) con cibo spazatura, alcool, musica e consolle, se ne uscirono fuori, una sera, spronati da non si sa chi (lascio a te immaginare di chi fu la colpa) a discutere, dalla mezzanotte alle 6 di mattina, sui più atavici e meno triviali dubbi che da sempre affliggono l'umanità. Con tanto di sofficini fritti. alle 4 di mattina. Quindi, si, se lo han fatto loro, suppongo si possa fare.

    Sul prossimo punto non la penso come te. Io mi aspetto sempre qualcosa di buono, di certo non il minimo. Neanche il massimo eh, ottimista, non coglione, però qualcosa me la aspetto sempre. E' inutile partire mogi mogi, qualsiasi sia la vicenda. Se potessi rispondere con certezza alla tua ultima domanda, probabilmente sarei un ingegnere felice(quindi atipico), tuttavia non esiste una risposta assoluta. Per me è NO, no, e assolutamente no...poi potrei pure sbagliarmi, d'altronde le prove che io mi sbagli sono molto evidenti!

    P.S. Dopo questa rispostona super seria, ti faccio notare che per la storia dei baffi anche tu stai diventando hipster...adesso ti mancano solo Mac, Skrillex e Instagram...rigorosamente sull'iPhone (che io però non ho, perchè non sono hipster :P)

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    1. Ma sì Matt, alla fine, a mente fredda, la penso come te: vale sempre la pena rischiare.
      Io sono hipster da molto prima di te! Delle tre Skrillex non mi manca, purtroppo xD

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  2. Non riesco a esprimere tutta la mia serietà in un commento, quindi procedo con il solito metodo cazzone-ma-efficace, unito al mio dono della sintesi:

    -amare ed essere amati è una cosa totalmente random, ne sono convinto. (altrimenti molte cose non si spiegano, ma proprio scientificamente)
    -le aspettative non le devi avere, sono carichi di responsabilità inutili per te e per gli altri! Amen.

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    1. Alla fine ne è uscito lo stesso un commento serio, per Bacco Davide!
      Finirò per essere d'accordo sul primo punto: ero convinta del contrario, ma l'esperienza mi smentisce in allegri e variegati modi
      Quanto al secondo... Ogni tanto ce la si dovrà pur prendere una responsabilità!

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  3. Non ho capito se ti riferisci alle persone o alle situazioni. cmq in entrambi i casi, non puoi mai avere basse aspettative, o in generale bassi obiettivi, perchè se ottieni qualcosa di scarso valore che te ne fai? perchè non sforzarsi di ottenere il meglio? sarebbe un po' come una presa in giro verso te stessa... sulla guardia siamo d'accordissimo che non va abbassata mai, in nessun momento e con nessuno, perchè può sempre succedere di tutto. e sul concedersi sono anche abbastanza d'accordo, io penso che qualcosa ce lo dobbiamo tenere sempre e solo per noi stessi, che siamo gli unici di cui siamo sempre sicuri di averne la compagnia per tutti i nostri giorni. alcune persone magari "ci cercano" di più per quello che non diamo

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  4. ma perchè da questi orari sballati? non sono le 2.03!

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    1. vecchio problema, non si sa bene come risolverlo

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    2. Bene, io ho scoperto come farlo. La soluzione nel prossimo post del Covo del Ninjegnere :D

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  5. Sì, perché spesso si ama l'amore, si idealizza, ecc.
    Se riuscivi a fare i baffi poi dovevi fotografarti e pubblicare il risultato qui, ovviamente con la solita faccia nascosta.

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  6. Elenco di insegnamenti e consigli utili:
    1) Mai sottovalutare le conseguenze dell'amore
    1.1) Nel caso in cui non fosse amore allora era un calesse 1.2) I calessi non meritano la tua attenzione a meno che non ti stiano per calpestare
    1.3) Se stanno per calpestarti svegliati, a Firenze non ci sono calessi a piede libero
    2) Nessuno ama davvero
    2.1) Chi ha detto ciò è un'idiota
    2.2) Tutti vogliono bene pochi amano
    2.3) Chi ama è superiore agli altri
    2.4) Chi ama è capace di soffrire, chi vuol bene no.
    3) "Io ho passato tutta la vita a fianco a te,so chi sei"
    3.1) Disse il bue all'asino che, da bravo asino, si mise a fare la pipì a gambe aperte.
    3.2) Meglio mettere sempre le mani avanti, non si conosce quasi mai nessuno davvero, nonostante ciò che pensa il bue, ma lui è un presuntuoso,si sa.
    4)"Se la fai vedè una volta, l'hai fatta vedè e tutti te vonno" saggezza popolare romana,non pertinente,ma almagamata bene. (Per esempi vedi Belen Rodriguez)
    5) Le persone ti amano senza sapere perchè generalmente.
    5.1) Quelli che si fanno domande, o creano piani meschini, non sanno manco dove sta di casa l'amore.
    6) In ogni caso nessun rimorso.
    6.1) Il rimorso uccide, le ferite si rimarginano.
    Con affetto,
    la compagna

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  7. P.S. non credo che calessi sia il giusto plurale di calesse, ma sono le due meno un quarto. STICAZZI

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